Da Londra a Milano: un rientro con due figli e tante nuove radici
Alessandro L., 42 anni, è tornato in Italia nel 2018 dopo sei anni a Londra. Con lui, la moglie e oggi due figli piccoli. Manager e Director, si era trasferito all’estero per crescere professionalmente, convinto che l’Italia non gli offrisse possibilità di responsabilità adeguate alla sua preparazione.
"All’estero ho trovato opportunità più rapide. In Italia sembrava di dover aspettare dieci anni per fare carriera."
Nel 2017 ha deciso di prendersi una pausa dal lavoro e girare il mondo. Dopo un anno sabbatico, ha ricominciato a cercare lavoro in Europa, sostenendo colloqui in cinque paesi diversi. A sorpresa, è proprio un’offerta italiana a convincerlo: buona retribuzione, possibilità di tornare vicino ai genitori, e soprattutto gli incentivi fiscali per i rimpatriati.
"Gli incentivi sono stati un elemento decisivo. Mi hanno dato serenità e respiro economico, specialmente quando sono arrivati i figli."
Dopo il rientro, Alessandro ha messo radici: ha avuto due bambini, ha iscritto il più grande in una scuola privata a Milano e ha costruito una nuova stabilità lavorativa.
"Mi sento profondamente legato all’Italia. È amore e odio catulliano: il cuore è qui, ma il sistema fa arrabbiare. Cambiare è possibile, ma serve il coraggio di farlo."
La sua storia è un esempio di come un percorso internazionale possa rientrare e generare valore, se il contesto è favorevole.
From London to Milan: Building a Family and a Future
Alessandro L., 42, returned to Italy in 2018 after six years in London. He came back with his partner and now has two young children. A seasoned Director, he moved abroad in search of faster professional growth—something he felt Italy couldn’t offer.
"Abroad, growth was quicker. In Italy, it seemed you had to wait a decade to gain responsibility."
In 2017, he quit his job to travel the world for a year. Then he started job hunting across five European countries. Surprisingly, it was an Italian company that made the best offer—thanks to its competitive salary and proximity to family, boosted by a favorable tax regime.
"The fiscal incentives were crucial. They gave us peace of mind—especially when our children arrived."
Back in Italy, Alessandro laid down roots. His oldest now attends a private school in Milan, and he’s found career stability with responsibilities that match his experience.
"I love Italy deeply. But it’s a love-hate thing. There’s passion, but also frustration. We need courage to change."
His journey shows that returning can succeed—when the country is willing to meet returning professionals halfway.