From Belfast to Naples: A Career Rebuilt from the Roots Up
Da Belfast a Napoli: Una carriera ricostruita dalle radici
Matteo M., 39 anni, originario di Napoli, ha lasciato l’Italia nel 2009 con un obiettivo semplice e ambizioso: imparare l’inglese e fare un’esperienza all’estero. Aveva 24 anni, tanta curiosità e voglia di mettersi in gioco. Ma quello che doveva essere un breve soggiorno si è trasformato in un intero capitolo di vita.
“Inizialmente volevo rimanere solo un paio d’anni”, racconta, “ma poi ho trovato un lavoro stabile in un’azienda sportiva e ho costruito la mia vita nei dintorni di Belfast.” Col tempo ha fatto carriera in un grande gruppo alimentare irlandese, passando da Sales Executive a Export Sales Manager per il mercato italiano.
Nel 2021 l’azienda decide di aprire una sede in Italia e propone a Matteo di rientrare per guidare la nuova filiale. È così che, alla fine dell’estate 2023, dopo quasi 15 anni, Matteo torna a Napoli, accompagnato dalla moglie e dalla figlia, oggi in quarta elementare.
“Quando sono partito, ho sempre avuto in mente di rientrare. Ma la mia è stata una scelta lenta, ponderata, dettata anche dalla situazione familiare.” Il padre è malato e lui desidera essergli vicino. Anche il desiderio di far crescere la figlia in Italia e recuperare una dimensione sociale più calda ha giocato un ruolo importante.
A chi gli chiede cosa pensi del Paese, Matteo risponde senza retorica: “L’Italia è una grande nazione, ma con potenzialità spesso soffocate. È un peccato che tanti giovani debbano andarsene per cercare opportunità che qui non trovano.”
Sul rientro ha le idee chiare anche riguardo al regime fiscale: “Gli incentivi non vanno cancellati, ma migliorati. Chi si trasferisce lo fa con mesi di pianificazione. Non si può cambiare tutto da un giorno all’altro.” Lui stesso è arrivato a fine agosto, ma si è visto escluso dal beneficio. “È profondamente ingiusto. Serve un periodo transitorio serio.”
From Belfast to Naples: A Career Rebuilt from the Roots Up
Matteo M., 39, originally from Naples, left Italy in 2009 to learn English and gain work experience abroad. At 24, he set off for Northern Ireland with modest expectations, but what began as a brief adventure turned into a transformative chapter.
“At first, I planned to stay just a couple of years,” he recalls. “But I found a stable job with a sports company near Belfast and began building my life there.” Over time, he rose through the ranks at a large Irish food group, becoming Export Sales Manager for the Italian market.
In 2021, the company decided to open an Italian branch and asked Matteo to return. By late summer 2023, he had relocated to Naples with his wife and daughter, who is now in primary school.
“I always wanted to come back eventually,” he explains. “But it was a slow, deliberate decision, shaped by my family's situation—my father is ill—and the desire to raise my daughter in Italy.”
Matteo sees Italy’s potential clearly: “This country is full of promise, but much of it is still unrealized. It’s a shame so many young people must leave to find opportunities.”
He also stresses the importance of the repatriation tax scheme: “The incentives shouldn’t be scrapped but improved. People need time to plan their return—changing rules overnight isn’t fair.” He moved back in August 2023 but discovered he was excluded from the benefit. “It’s completely unfair. There must be a proper transition period.”