From Bergamo to Shanghai (and Back): Tommaso’s Choice to Reconnect with Family
Da Bergamo a Shanghai (e ritorno): la scelta di Tommaso per riavvicinarsi alla propria famiglia
Dopo oltre dieci anni a Shanghai, tra studi e lavoro, Tommaso C., 34 anni, Managing Director, e la sua compagna, General Manager, hanno deciso di pianificare il rientro in Italia. Con loro anche il figlio di 3 anni, che frequenta il primo anno di asilo. La data è fissata: 1° agosto 2026.
La partenza
Tommaso lascia l’Italia nel 2014, inizialmente per un percorso di studi che si trasforma presto in carriera. Shanghai diventa casa, un luogo dove lui e la sua compagna trovano opportunità professionali importanti, crescita e soddisfazione.
“Siamo a Shanghai ormai da oltre dieci anni, studi inclusi. Professionalmente sia io che la mia compagna siamo soddisfatti.”
Il dinamismo della Cina ha permesso loro di affermarsi, ma anche di vivere a 10.000 km dalle famiglie, con rientri in Italia ridotti a poche settimane all’anno.
La decisione del ritorno
Il motivo del rientro, racconta Tommaso, è chiaro e non lascia spazio a interpretazioni:
“Siamo stanchi di poter trascorrere solo 3-4 settimane all’anno in Italia. Dopo tanti anni vogliamo stare più tempo con le nostre famiglie.”
Non si tratta dunque di una mossa professionale o di una valutazione legata al lavoro, ma di una scelta di vita, nata dal desiderio di riavvicinarsi alle proprie radici e alla rete familiare.
Il ruolo del beneficio fiscale
Pur non essendo la ragione principale, Tommaso è pragmatico:
“Il beneficio fiscale influisce perché, vivendo a 10.000 km di distanza, potremmo anche rientrare in un altro Paese europeo se fiscalmente più vantaggioso.”
Il suo voto è un 4 su 5: rilevante, ma subordinato al bisogno di famiglia e appartenenza.
Sentimento verso l’Italia
Per Tommaso, il ritorno è anche l’occasione per lanciare un messaggio più ampio:
“Sarebbe utile che i 6 milioni di italiani all’estero venissero considerati come una risorsa preziosa da rimpatriare. Hanno accumulato esperienze utili che potrebbero mettere al servizio del Paese, contribuendo anche fiscalmente e con le spese a sostenerlo.”
Non nostalgia, quindi, ma realismo: un patrimonio di competenze e visioni maturate all’estero che potrebbe fare la differenza, se valorizzato.
Messaggio finale
Dopo anni di Cina, il rientro per Tommaso e la sua famiglia è una questione di cuore e di tempo, ma anche di prospettiva: trasformare l’esperienza internazionale in un ritorno utile per sé e per l’Italia.
From Bergamo to Shanghai (and Back): Tommaso’s Choice to Reconnect with Family
After more than ten years in Shanghai — first as a student and then as a professional — Tommaso C., 34, Managing Director, and his partner, a General Manager, have decided to plan their return to Italy. With them is their 3-year-old son, now in preschool. The date is set: August 1, 2026.
Leaving
Tommaso first left Italy in 2014, beginning with studies that quickly turned into a career. Shanghai became home — a place where both he and his partner found professional growth, recognition, and success.
“We’ve been in Shanghai for more than ten years, including my studies. Professionally, both my partner and I are satisfied.”
The city’s energy gave them opportunities, but at the cost of being 10,000 km away from their families, with only brief visits each year.
The decision to return
For Tommaso, the reason is crystal clear:
“We are tired of spending only 3–4 weeks a year in Italy. After so many years, we want to spend more time with our families.”
It’s not a career move, but a life choice: a conscious decision to bring family and roots back to the center.
The role of tax incentives
Pragmatic as well, Tommaso acknowledges the weight of fiscal policy:
“Tax incentives matter, because living 10,000 km away, we could also return to another European country if it were more advantageous.”
His score: 4 out of 5. Not the main driver, but a factor that counts.
Feeling toward Italy
Tommaso also points to a bigger picture:
“Italy should see its 6 million citizens abroad as a precious resource to bring back. They’ve gained experience that could serve the country, contributing both fiscally and economically.”
Not nostalgia, but realism: the belief that Italy’s diaspora could become part of its renewal, if only it were valued.
Final message
After years in China, Tommaso and his family are coming back for love and time together, but also with the hope of turning international experience into something that benefits Italy as well.