From Berlin to Bologna: Barbara’s Constructive Return
When coming home means building, not just dreaming
Da Berlino a Bologna: Barbara e il ritorno come costruzione
Non un ritorno nostalgico, ma un rientro attivo. Per portare competenze e creare connessioni.
Barbara M., 42 anni, ha vissuto e lavorato per anni a Berlino, dove si è occupata di progettazione culturale, formazione, design collaborativo. Berlino è stata per lei un luogo di esplorazione e consolidamento: uno spazio libero, in cui sviluppare metodi innovativi, conoscere realtà internazionali, sperimentare linguaggi nuovi. Ma a un certo punto, quella fase si è chiusa.
“Avevo bisogno di riportare tutto questo in Italia. Non volevo più restare in una bolla creativa lontana da casa. Sentivo l’urgenza di fare qui.”
Il rientro non è stato improvviso: Barbara ha lavorato con cura per creare un ponte solido tra il “prima” e il “dopo”. Ha costruito reti professionali, valutato città, avviato collaborazioni. Bologna è diventata la sua base, non per nostalgia, ma per potenzialità. Una città dove esiste un tessuto culturale fertile, con spazi ancora da immaginare.
“Il ritorno non è stato un atto romantico. È stato strategico. Ho cercato interlocutori, contesti, energie. E poi ho deciso.”
Oggi Barbara è una professionista ibrida. Lavora come formatrice, facilitatrice e progettista culturale, muovendosi tra contesti locali e reti internazionali. Promuove laboratori, sviluppa processi partecipativi, costruisce progetti che parlano con il territorio. Il suo rientro è diventato parte del suo lavoro: un esercizio di traduzione continua.
“Non sono tornata per restare ferma. Sono tornata per costruire. Con tutte le difficoltà, ma anche con la fiducia che qualcosa si possa muovere.”
From Berlin to Bologna: Barbara’s Constructive Return
When coming home means building, not just dreaming
Barbara M., 42, spent many years in Berlin, working in cultural planning and design. Berlin was her space of experimentation and creative growth. But at a certain point, she felt the urge to bring that energy back to Italy.
“I didn’t want to stay in a creative bubble far from home. I needed to make things happen here.”
Her return wasn’t sudden. Barbara built bridges between past and future, researching the Italian context, seeking collaborators, mapping opportunities. She chose Bologna—not out of longing, but for its cultural potential.
“It wasn’t a romantic decision. It was strategic. I looked for energy, partners, ecosystems. And I found them.”
Today, Barbara is a trainer and cultural facilitator. She works on participatory design and public engagement, shaping creative spaces between Italy and Europe. Her return became part of her practice.
“I didn’t come back to settle. I came back to build.”