From Hong Kong to Bologna: Michele’s Conscious Return
Staying connected to the world, by coming home
Da Hong Kong a Bologna: il rientro consapevole di Michele
Restare connessi al mondo, tornando a casa
Michele G., 47 anni, è tornato nella sua Bologna dopo diciassette anni vissuti tra Cina e Hong Kong, dove ha lavorato come ingegnere informatico. Partito nei primi anni Duemila con la voglia di mettersi alla prova in un contesto globale, ha attraversato una lunga fase professionale all’estero, guidata da curiosità, ambizione e spirito pionieristico.
“L’Asia era il centro del cambiamento, soprattutto nel mio settore. Ho imparato molto: disciplina, adattamento, visione strategica.”
Hong Kong è stata per anni il suo baricentro: lì ha stretto relazioni, costruito una carriera solida, ma col tempo anche le contraddizioni si sono fatte sentire. Il clima politico più rigido, la fatica della distanza, il desiderio di radicarsi di nuovo in un luogo familiare.
“Mi ero costruito una vita, ma mi mancava la base. Non era solo nostalgia: era bisogno di equilibrio.”
Nel 2021 ha deciso di tornare in Italia. Non è stato un rientro traumatico, ma nemmeno automatico. Ha fondato una società di consulenza digitale per PMI italiane, mantenendo contatti costanti con l’Asia. Oggi lavora in modo ibrido, tra remoto e presenza, tra vecchie radici e nuove connessioni.
“Rientrare non è chiudere una porta. È aprirne un’altra, sapendo chi sei e cosa puoi offrire.”
From Hong Kong to Bologna: Michele’s Conscious Return
Staying connected to the world, by coming home
Michele G., 47, returned to Bologna after 17 years in China and Hong Kong. As a software engineer, he left Italy in the early 2000s driven by ambition and global curiosity. His years abroad were full of growth—technical, human, and cultural.
“Asia was the heart of change, especially in tech. I learned discipline, adaptability, and long-term vision.”
Hong Kong was his base. He built a strong career, made friends, and lived intensely. But eventually, political tension and a longing for roots caught up with him.
“I had built a life. But I missed having a foundation. It wasn’t nostalgia—it was the need for balance.”
In 2021, he returned to Italy. He founded a consultancy for Italian SMEs, still collaborating with Asian partners. His life is now hybrid: global but grounded.
“Returning isn’t closing a chapter. It’s beginning a new one, knowing who you are and what you can bring.”