Da Parigi a Roma: il rientro culturale di Giulia
Ritrovare il senso di sé, partendo da casa
Giulia L., 41 anni, è tornata a vivere a Roma dopo dieci anni passati a Parigi, dove ha lavorato come curatrice museale e operatrice culturale. Laureata in storia dell’arte, era andata in Francia per un master e lì aveva trovato occasioni di crescita e un ambiente creativo.
“Parigi mi ha formata. Mi ha dato la possibilità di respirare arte ogni giorno. Ma a un certo punto, quella vita non mi bastava più.”
Negli ultimi anni, Giulia ha sentito un vuoto crescere: la distanza dagli affetti, il bisogno di sentirsi utile nel proprio Paese, il desiderio di radicarsi. È rientrata nel 2021, in piena pandemia. I primi mesi sono stati duri: reinserirsi nel mercato culturale italiano è stato complicato, lento, frustrante.
“Mi sono chiesta spesso se avessi sbagliato. Ma poi ho capito che ogni ritorno richiede tempo. E coraggio.”
Oggi Giulia collabora con fondazioni culturali, musei indipendenti e progetti di arte pubblica. Sta contribuendo a ripensare il ruolo dell’arte nei territori, con l’obiettivo di renderla più accessibile e inclusiva.
“Tornare è stata una scelta difficile, ma giusta. Perché solo qui posso costruire un senso nuovo per quello che faccio.”
From Paris to Rome: Giulia’s Cultural Return
Rediscovering meaning—by coming home
Giulia L., 41, returned to Rome after ten years in Paris, where she worked in the art and culture sector. A trained art historian, she had gone to France for a master’s degree and ended up building a creative, fulfilling career.
“Paris shaped me. It gave me daily access to beauty and culture. But after a while, it wasn’t enough.”
She felt distant from her roots and wanted to make an impact back home. In 2021, during the pandemic, she made the leap. It wasn’t easy—Italy’s cultural sector is slow to move, and reintegrating was frustrating.
“I often wondered if I’d made a mistake. But then I realized: returning takes time—and courage.”
Now she works with cultural foundations and museums, rethinking public art and access. Her mission: make culture more inclusive, more rooted in local life.
“Coming back was hard. But it was the right choice—because only here could I give my work new meaning.”