Dalla Polonia a Bergamo? Non Ancora
Tornare è una possibilità, non una certezza
Renato B., 51 anni, dirigente, vive da quasi dieci anni a Sosnowiec, in Polonia. Originario di Bergamo, è partito nel 2014 per motivi di lavoro e personali. Non lo definisce un “espatrio forzato”, ma una scelta dettata dal desiderio di crescita professionale, apertura culturale e nuove esperienze.
“All’estero impari a rimetterti in discussione. E capisci quanto può arricchirti l’incontro con ciò che è diverso.”
Nel corso degli anni, Renato ha costruito una vita piena: ha una compagna, una figlia, e un ruolo dirigenziale che gli dà soddisfazioni. La sua storia è diversa da molte altre di questa raccolta, perché non è ancora un rientro. È una riflessione.
“La mia vita è qui. Ma penso spesso all’Italia, ai miei genitori, alle radici. Tornare è una possibilità.”
Renato non nasconde i suoi dubbi: la qualità della vita in Italia, il carico fiscale, l’incertezza normativa, la difficoltà nel trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.
“L’Italia è il posto più bello al mondo. Ma non sempre ce ne rendiamo conto. E spesso la frustrazione copre tutto il resto.”
Se dovesse rientrare, lo farebbe per due motivi fondamentali: i figli e un progetto lavorativo che valga davvero il salto. Sa che, per molti, tornare non è solo una questione di affetti, ma anche di compatibilità tra ciò che si è diventati e ciò che il Paese può offrire.
From Poland to Bergamo? Returning is an option, not yet a decision.
Renato B., 51, is an executive living in Sosnowiec, Poland, for nearly ten years. Originally from Bergamo, he moved abroad in 2014 for both professional and personal reasons. His was not a forced departure, but a conscious choice—to grow, to explore, to evolve.
“Living abroad teaches you to challenge yourself. And to appreciate the value of what’s different.”
Over time, he built a full life: a family, a leadership role, a new rhythm. His story is different from many others—it’s not a return yet. It’s a contemplation.
“My life is here. But I often think of Italy, my parents, my roots. Returning is a possibility.”
He doesn’t hide his concerns: the quality of life in Italy, heavy taxation, policy instability, the difficulty of work-life balance.
“Italy is the most beautiful place in the world. But we don’t always realize it. Frustration often clouds our view.”
If he were to come back, it would be for two reasons: his children and a professional project worth the leap. For many, going back is not just about love and family—it’s about alignment between who they’ve become and what their country offers in return.