La sfida di Paolo – Da Shanghai a Udine: trasformare il ritorno in innovazione
Paolo ha 39 anni. È un ingegnere gestionale che ha vissuto più di dieci anni in Cina, lavorando tra Pechino e Shanghai. In Asia ha guidato processi produttivi per una multinazionale italiana.
Ma nel 2020, con la pandemia e la nascita del secondo figlio, arriva una domanda nuova.
“Fino a quel momento ero felice. Poi ho capito che stavo perdendo tutto ciò che conta davvero”
Decide di tornare a Udine, sua città d’origine. Applica al bonus impatriati, si mette in proprio.
Oggi gestisce una piccola impresa che aiuta PMI italiane ad automatizzare i processi con tecnologie apprese in Cina.
“Non ho copiato la Cina. Ho portato qui quello che lì funziona. Ma a misura nostra”
Collabora con università e scuole tecniche per formare giovani in ambito industria 4.0.
“Tornare per me è stato un gesto di fiducia. Nell’Italia che può cambiare”
Paolo’s challenge – From Shanghai to Udine: turning return into innovation
Paolo, 39, is a management engineer who spent over a decade in China, working in Beijing and Shanghai. He led operations for an Italian multinational.
But in 2020, amid Covid and the birth of his second child, a new question arose.
“Until then, I was happy. Then I realized I was losing what truly matters”
He returned to Udine, his hometown. Leveraging Italy’s returnee tax scheme, he started his own company.
Today he helps Italian SMEs modernize through tech he encountered in Asia.
“I didn’t copy China—I brought home what works. Tailored to us”
He also partners with universities and trade schools to train young people in Industry 4.0.
“Returning was an act of trust. In an Italy that can still evolve”